“La Resistenza settantacinque anni dopo, tra storia e sfide globali”. Merita di passarlo a Firenze questo primo sabato quaresimale, per la precisione in via Folco Portinari 5 (auditorium Cassa Risparmio Firenze) dove Giuseppe Matulli, nuovo presidente nazionale della Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (ANPC), fondata nel dopoguerra da Enrico Mattei, ha organizzato la sua prima uscita pubblica in questa sua nuova veste cui peraltro, nelle ultime ore, si è aggiunta, causa motivi di salute del presidente Simone Neri Sernesi, anche la presidenza dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea.
L’appuntamento è alle ore 10 e le conclusioni attorno alle ore 16 (buffet ore 13). Tre i relatori: lo stesso Matulli (“Settantacinque anni dopo. Tra storia e sfide globali“) e i professori Ugo De Siervo presidente emerito Corte Costituzionale (“L’unità europea come perdurante risposta ad alcuni grandi valori della Resistenza”) e Alfredo Canavero docente all’Università di Milano (“La Resistenza all’origine della nuova Italia repubblicana”). Il primo pomeriggio sarà dedicato al confronto.
75 anni dopo la lotta armata sui monti – nota Matulli – “stanno emergendo nuove sfide alla democrazia, sfide di dimensioni planetarie … Lo stesso impegno civile e morale che mosse allora i partigiani uniti nell’ideale di libertà e democrazia pur fra le varie culture di provenienza, ci impone di affrontare e discutere criticamente le principali derive che emergono oggi e che giungono a proporre il ritorno ai vecchi nazionalismi che fecero, del secolo scorso, il tempo delle due guerre mondiali”.
Alla vigilia di elezioni europee che saranno caratterizzate dal consenso (quanto ampio lo vedremo) verso nazionalismi e populismi, l’incontro fiorentino di sabato 9 marzo 2019 ha ottime caratteristiche per risultare interessante. E utile.