ALLUVIONE: UNA COMUNICAZIONE MONCA – C’è chi sperava che nel primo Consiglio Comunale utile dopo l’alluvione, il sindaco facesse ciò che in questi casi è normale, perfino scontato e banale: presentare (sia pure fra le comunicazioni: meglio sarebbe stato un punto specifico all’odg) il quadro aggiornato sul post disastro. In ballo anche il diritto dei cittadini a essere informati. Invece nulla di tutto ciò. Una comunicazione c’è stata. 18 minuti. Qui rivedibili (dal minuto 15:04 al minuto 33:08). Ma oggettivamente è apparsa monca, incompleta, centrata solo sulla, pure utile, parte iniziale dell’evento: il sindaco si è, infatti, limitato a ricordare…
Autore: Mauro Banchini
PIAZZA XX SETTEMBRE: UN DISASTRO – Il biglietto da visita del Natale poggese sta tutto nel disastro di piazza XX settembre. Un cantiere abbandonato. Un cantiere che Palandri e i suoi non volevano e su cui adesso sono smarriti, incapaci di risolvere. Presto conosceremo la verità? PM: SEDE MISTERIOSA – Ma se un proprietario di un immobile volesse manifestare il suo interesse ad affittarlo al Comune come sede per i Vigili, come potrebbe fare visto che la determina (la 124 del 17 novembre) omette di pubblicare i documenti necessari? Perché questa strana omissione? C’è un problema in quella determina? E…
Sulle montagne dove sono nato vogliono costruire una funivia. Siamo in Appennino. In quello tosco emiliano. Sui crinali che uniscono Pistoia con Bologna e Modena. Per il nuovo impianto lo Stato (cioè tutti noi) pare voglia usare 15/16 milioni di euro. Che non è poco. Anzi, è parecchio. Il nuovo impianto toscano collegherebbe Doganaccia (raggiungibile in funivia da un paese-gioiello: Cutigliano). La collegherebbe non con l’impianto che sale dal versante emiliano verso il Corno alle Scale. Doganaccia sarebbe collegata soltanto con il lago Scaffaiolo. Che è – per chi non lo conosce – una piccola pozza d’acqua piena di enorme…
ALLUVIONE: IL GRANDE SILENZIO – Era normale che il primo Consiglio dopo l’alluvione si aprisse con una dettagliata informativa da parte del sindaco e non, se ciò avverrà, con una semplice sua comunicazione iniziale: tante informazioni anche su eventuali responsabilità nei danni, un resoconto preciso su cosa è stato fatto in emergenza e dopo, un conseguente e pubblico confronto fra i gruppi. Invece l’odg di mercoledì 29 novembre non reca alcun punto su una vicenda che, pure, ha creato danni (esempio al Poggetto) e procurato paura nella comunità. Tutte le altre amministrazioni (colpite in modo certo maggiore: i lavori fatti…
Ovunque, e non solo nel sud dove con le luminarie hanno un rapporto particolare, per un mese abbondante tutti i Comuni, grandi e piccoli, arrivati in vista del Natale, mettono soldi pubblici in favore di luminarie (talvolta belle, talora pacchiane) su strade e piazze. Fa allegria – si dice – fa serenità e gioia, fa tradizione, fa Natale. Ma soprattutto si ipotizza che sia questo un modo efficace per agevolare un commercio di vicinanza sempre più in difficoltà a causa di fattori assai difficili da essere sconfitti. Magari bastasse qualche lucina, qualche addobbo più grande per rianimare questo tipo di…
ALLUVIONE: UN SILENZIO FUORI DI ORDINANZA – Un silenzio che colpisce. Ormai a una ventina di giorni dall’alluvione, un velo di silenzio è sceso sull’entità dei danni. Ovviamente non quella precisa, al dettaglio, quella su cui spero sia in corso la compilazione dei moduli, ma almeno su quella – normalissima in questi casi – approssimativa: quante le famiglie colpite? Quante le aziende? Quanti i danni a opere pubbliche? E una quantificazione di massima sui danni? La nostra fortuna, come noto, sono state le casse di espansione. Hanno fatto il loro dovere. Hanno salvato Poggio da danni che sarebbero stati maggiori…
“Laici nella chiesa e cristiani nel mondo”. Una sintesi che valeva il pomeriggio. Un pomeriggio passato a Castelfranco di Sopra, comunità aretina (ma ecclesialmente fiesolana) che nel 1937 dette i natali al vescovo Gastone Simoni (don Gastone, come tutti – qui e non solo – lo chiamano) e che da un anno ospita le sue spoglie mortali nel curatissimo cimitero di paese. Ha voluto, don Gastone, essere sepolto qui. Con alcuni suoi cari. Ed è da qui, dal cimitero, che in una bella domenica autunnale in molti si sono ritrovati. Con una preghiera verso una persona alla quale in molti…
Ho l’età giusta per ricordare quanto, specie qui in Toscana ma non solo, i decennali tondi fossero occasione per approvare leggi specifiche: leggi sulla Memoria di vicende storiche un tempo vicine ma che l’inevitabile passare degli anni rende sempre più lontane. Con il rischio che aumentino indifferenza e perfino ignoranza. Prendiamo questo 2023. Sono passati praticamente in silenzio – ovvie eccezioni a parte – gli 80 anni da due date fondamentali per la storia comune di un Paese da tempo debole di memoria: il 25 luglio (crollo del fascismo) e l’8 settembre (armistizio. Con tutto ciò che ne conseguì). Un…
Per qualche giorno è stato giusto tacere. Poteva accadere di tutto. Anche al Poggio. Come purtroppo è accaduto vicino. Con perdite anche di vite umane. Poi, grazie a opere pubbliche degli anni passati, Poggio è stata risparmiata da forme gravi (anche se guai si sono verificati e tutti ne siamo addolorati). Sempre, specie in emegenza, il Comune è casa di tutti. E’ stato dunque giusto sperare che non emergessero criticità eccessive. Giusto il silenzio. Ma ora il tempo delle domande può ricominciare. E’ il tempo, normale, della democrazia. “CASSE” CHE CI HANNO SALVATO – Bisogna riconoscere che, salvo Poggetto e…
In tanti mi dicono così. “Ti leggiamo volentieri, ma facciamo fatica: tu scrivi troppo “lungo”. Rendo pubblica la risposta. So bene che questo non è il modo normale per stare sui social. Ma io – che da giornalista, assicuro, saprei avere il dono della sintesi – a scrivere così lungo (ma spero anche così chiaro) lo faccio apposta. Perché voglio sparigliare, provocare. E mi ci diverto pure. Perché non cerco i likes. Perché, in primis, scrivo per me. E anche per lasciare traccia, certo dal mio parziale punto di vista, su vicende locali talvolta destinate a non essere illuminate: perché…