• Home
  • Giornalismo
  • Cultura
  • Chiesa
  • Territorio
  • Politica
  • Viaggi
  • Spunti
  • L’autore
  • Contatti
Facebook Twitter Instagram
La Trebisonda Blog
  • Home
  • Giornalismo
  • Cultura
  • Chiesa
  • Territorio
  • Politica
  • Viaggi
  • Spunti
  • L’autore
  • Contatti
La Trebisonda Blog
Home»Giornalismo»GIORNALISTI (NAZIONALI E LOCALI): CHE FARE CONTRO LE QUERELE-BAVAGLIO
Giornalismo

GIORNALISTI (NAZIONALI E LOCALI): CHE FARE CONTRO LE QUERELE-BAVAGLIO

Mauro BanchiniBy Mauro Banchini4 Dicembre 2020Nessun commento3 Mins Read
Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
Share
Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

Mi capita spesso di sostenere che il nobile giornalismo, quello che nei nobili testi definiamo “cane da guardia della democrazia“, è a forte rischio di scomparsa.

Troppo facile, guardando le nostre tv e leggendo la carta stampata sia in ambito nazionale che locale, rendersi conto di quanto ciò sia davvero vero nel giornalismo cosiddetto “di inchiesta” o anche solo “di approfondimento“. Forme di professione che, come noto, hanno bisogno di tempo e di denaro in un contesto che va sempre più di fretta mentre le risorse certo non abbondano.

Non mancano eccezioni, che tutti conosciamo, così come non mancano, fra i giornalisti, quelli che per non piegarsi sono costretti a vivere sotto scorta. Quando ne incontri uno, o quando vedi qualche puntata di buone inchieste nazionali o locali, ti riconcili con la professione anche se, come nel mio caso, il giornalismo di vera “inchiesta” non lo hai mai praticato avendo, in verità, vissuto di giornalismo da “ufficio stampa” (nobilissimo pure quello, ci mancherebbe, ma certo assai meno rischioso di chi, per un pezzo, è minacciato di morte).

Milena Gabanelli, Sigdrido Ranucci e tutti i bravi colleghi di “Report” certe inchieste possono farle perché Rai garantisce loro una copertura legale necessaria per avere schiena dritta davanti a poteri, potenti, su cui vanno indagando. Ciò accade anche, ritengo, per altre testate.

Ma ciò certo non accade in via generalizzata: ad esempio non accade per quei tanti colleghi che in provincia tentano di tenerla dritta, la loro schiena, mettendo il naso in complicate questioni locali.

Difficile farlo già in partenza (chi lavora su territori limitati conosce, è conosciuto, ha inevitabili rapporti che anche solo indirettamente possono condizionarlo. Per non parlare dei condizionamenti da editori che certo preferiscono sempre la quiete sicura di un comunicato stampa rispetto alla tempesta probabile di un approfondimento attorno a temi magari delicati.

C’è poi, nel locale e più in generale, il fenomeno delle cosiddette “querele-bavaglio“: quella azione preventiva, che minaccia la libertà di stampa e intimorisce il singolo giornalista oltre che spaventare l’editore, messa in atto da chi si sente minacciato da una inchiesta o anche solo da una semplice domanda ripetuta, come sempre si dovrebbe fare, in assenza di risposta.

Sul fenomeno, recentemente, una sessantina di organizzazioni europee impegnate sul terreno della libertà di stampa (fra cui il sindacato italiano dei giornalisti: la FNSI) hanno presentato una proposta di direttiva europea. Obiettivo: battere il fenomeno, noto anche come Slapp; una forma di persecuzione giudiziaria, e legale, praticata da studi legali, più o meno specializzati, per conto dei potentati economici e politici ai danni dell’opinione pubblica. 

La questione riguarda i giornalisti, ma riguarda anche i cittadini e il loro fondamentale diritto a essere informati davvero, non coccolati o manipolati. Vale per le grandi inchieste nazionali e vale anche per quelle in ambito locale: che spesso non ci sono. E che, se non ci sono, non sempre è solo colpa della pigrizia del singolo cronista.

PS)- So di una situazione locale dove a un collega – che stava conducendo, a modo suo e con uno stile tutto personale, una dura campagna stampa su un determinato argomento locale, potendo certo avere torto ma anche ragione – sono stati sequestrati, dalla magistratura, tutti i dispositivi elettronici (telefonini e computer) che magari contenevano ciò che ogni giornalista sa di dover avere tutelata: la segretezza sulla propria fonte. Non entro nel merito perché non conosco la vicenda. Ma un po’, confesso, il silenzio che la circonda mi ha colpito.

cittadini FNSI giornalisti informazione querele bavaglio SLAPP
Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
Mauro Banchini
  • Facebook
  • Twitter

Informazioni biografiche a questo link

Related Posts

L’EDOARDO FURIOSO: AVRA’ CERTO TORTO. MA SE AVESSE RAGIONE?

23 Maggio 2021

PAPA FRANCESCO, LE SCARPE CONSUMATE E IL GIORNALISTA ARRESTATO

24 Gennaio 2021

L’EDOARDO ARRESTATO

12 Dicembre 2020
Loading Facebook Comments ...

Leave A Reply Cancel Reply

Cerca
Categorie
  • Chiesa
  • Cultura
  • Giornalismo
  • Politica
  • Senza categoria
  • Spunti
  • Territorio
  • Viaggi
Archivi
  • Novembre 2021
  • Maggio 2021
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2021
  • Dicembre 2020
  • Novembre 2020
  • Ottobre 2020
  • Marzo 2020
  • Febbraio 2020
  • Gennaio 2020
  • Dicembre 2019
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Luglio 2019
  • Giugno 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Luglio 2018
  • Giugno 2018
  • Maggio 2018
  • Aprile 2018
  • Marzo 2018
  • Febbraio 2018
  • Gennaio 2018
  • Dicembre 2017
  • Novembre 2017
  • Ottobre 2017
  • Settembre 2017
  • Giugno 2017
  • Maggio 2017
  • Aprile 2017
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Gennaio 2017
  • Dicembre 2016
  • Novembre 2016
  • Ottobre 2016
  • Settembre 2016
  • Luglio 2016
  • Giugno 2016
  • Maggio 2016
  • Aprile 2016
  • Marzo 2016
  • Febbraio 2016
  • Gennaio 2016
Tag
Appennino banche Barbiana Berlusconi cattolici chiesa cinema comunicazione Costituzione cultura democrazia don Milani elezioni fede firenze Francesco Gerusalemme Gesù giornalismo giornalisti guerra informazione Italia lavoro Messa misericordia montagna Natale Palestina papa Francesco Pistoia Poggio a Caiano politica populismo Prato Quarrata referendum Renzi Resistenza Salvini San Marcello San Marcello Pistoiese scuola Ucsi Vangelo
Blog Amici

blog.rinnovabili.it/author/amasullo
ilsismografo.blogspot.it
www.lineefuture.it

Siti che mi piacciono

www.ucsi.it
www.lastampa.it/vaticaninsider/ita
www.perunaltracitta.org/la-citta-invisibile/
www.toscanaoggi.it
www.greenaccord.org
www.toscana-notizie.it
www.aiart.org
www.nexteconomia.org

IN BREVE
IN BREVE

Città di confine sul mare, luogo di scambi, invito a non perdere la rotta. Ma anche memoria che nel mio paese di montagna c’è un luogo che, chissà perché, si chiama proprio così: Trebisonda.

[feedburner user="asad" heading="Subscribe to our newsletter:" label="Email Address" button_text="SUBMIT"]

I social de la Trebisonda
Visit Us On TwitterVisit Us On FacebookVisit Us On Linkedin
Dona

Magari potrà essere utile, in futuro, per raccogliere denari. Utili a qualche buona pratica.

Facebook Twitter Instagram Pinterest
© 2023 ThemeSphere. Designed by ThemeSphere.

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.