Nuove tariffe per sposarsi in Comune. Ok a un’altra ciclabile (Villa-Comeana), ma quella del Poggetto che doveva essere “cancellata” subito, quando sarà “cancellata”? Il doppio mistero sulla nomina in una fondazione e sulla scomparsa delle dirette streaming mentre la giunta decide di riunirsi anche a distanza.
IL TENDONE DI VIA GIOTTO – Vista la oggettiva non imponenza dell’opera, qualcuno ci ironizza. Ma per molti, a distanza di un anno e mezzo, questa – imponente o modesta – è comunque la prima opera pubblica interamente realizzata dalla giunta Palandri. E il fatto merita rilievo.
Si tratta della “tendostruttura” montata sul retro della palestra di via Giotto e inaugurata pochi giorni fa con una bella esibizione delle bambine e ragazze che frequentano il gruppo di ginnastica ritmica.
Si tratta, in realtà, di un semplice tendone destinato a ospitare, per adesso al chiuso, vari tipi di attività sportive. Resterà attivo, come tale, solo per 6 (sei) mesi. Dopo – come emerso in Consiglio – dovrà essere smontato.
E’ costato circa 65 mila euro a cui però vanno aggiunti altri 20 mila euro di completamento: pavimentazione, illuminazione, generatore aria calda, bagno chimico nonché i primi due mesi di gasolio da riscaldamento. Quasi 85 mila euro di spesa complessiva.
La gestione è stata affidata al “Punto Sport”, esonerato dal pagamento di ogni tariffa.
Grande la soddisfazione della giunta presente in massa all’inaugurazione – in un cantiere ancora aperto e certo con tutte le carte in regola, sicurezza compresa – affidata ad “Agorà, ginnastica ritmica”.
Per l’assessore Piero Baroncelli il tendone sarà presto utilizzato “anche dalle scuole poggesi”. Immancabili il taglio nastro e le foto subito postate sui social.
Fu Baroncelli, nel Consiglio del 15 luglio, ad ammettere che è una struttura “non stabile ma praticamente provvisoria”.
Disse anche che non erano necessari permessi perché queste strutture – questa la spiegazione fornita – non possono essere tenute montate “oltre sei mesi”. Nel periodo estivo – aggiunse – si possono anche togliere i teloni e la struttura “praticamente diventa all’aperto”.
CARO NOZZE – Sposarsi in Comune, al Poggio, nel 2025 costerà di più. La giunta ha approvato le nuove tariffe (delibera 131 del 21 novembre 2024) sulla celebrazione dei matrimoni civili. Ed è facile constatare gli aumenti.
La tabella differenzia le tariffe in base a cinque criteri: se la celebrazione avviene nella sede del Comune o altrove; se almeno uno dei due sposi risiede o meno al Poggio; se il matrimonio viene celebrato o meno durante l’orario di servizio dei dipendenti comunali; in un giorno feriale oppure in un giorno festivo; se è previsto o no un celebrante esterno.
Dal 2025 cessa ogni tipo di gratuità (nel 2024 se almeno uno sposo era residente al Poggio, il matrimonio era gratis). La cifra minima che si spenderà (matrimonio celebrato in orario di servizio, in giorno feriale, nella sede comunale e con almeno uno dei due sposi residente al Poggio) è 250 euro. La cifra massima arriva a 700 euro. Due ipotesi per le quali, rispettivamente, fino a oggi o non si pagava nulla oppure, al massimo, si pagavano 550 euro.
GIUNTA IN VIDEOCONFERENZA – Proprio mentre le dirette streaming del Consiglio Comunale vengono sospese (o cancellate. Non è ancora chiaro. Ci torneremo), la giunta ha introdotto una novità nello svolgimento delle sue sedute.
Si potranno tenere anche in videoconferenza, cioè non nella sede del Comune. Lo prevede una delibera approvata il 21 novembre.
Viene confermata la natura non pubblica di tali sedute (ma questa è norma nazionale): a esse, salvo casi eccezionali, non possono partecipare né cittadini né consiglieri né tantomeno portatori di interessi. Sono aperte solo a sindaco, assessori, segretaria e, nel caso, dirigenti comunali.
Altra cosa sono le sedute dell’altro organismo: il Consiglio. Esse sono pubbliche, aperte a tutti i cittadini che possono assistervi, in diretta o in streaming, salvo il caso delle sedute “aperte”, senza poter prendere la parola.
Adesso la giunta ha fatto un passo diverso. Ha reso possibili le sue sedute anche in videoconferenza (art. 9 allegato). Dunque tutti i suoi componenti (sindaco, assessori, segretaria, dirigenti comunali) potranno “fare giunta” tranquillamente da casa, o da dove vogliono loro. Fuori dalla sede del Comune.
Una possibilità usata ai tempi del lockdown, per evidenti motivi di emergenza, ma adesso ardua da comprendere se non in via eccezionale.
Oltretutto pare complicato, se non impossibile, garantire – in sedute “a distanza” e dunque facilmente visibili/udibili/registrabili anche da soggetti esterni certo non ripresi dalla videocamera – l’obbligo di svolgere quelle stesse sedute “a porte chiuse“, cioè senza la presenza di persone estranee.
CICLABILI. MA QUELLA AL POGGETTO? – La giunta Palandri prosegue un progetto della giunta Puggelli per realizzare la pista ciclabile dalla Villa Medicea a Comeana. Ottima cosa.
Con determina 163 del 13 novembre 2024 l’Amministrazione ha approvato l’ok dato, al progetto, dai partecipanti alla specifica Conferenza Servizi (tutti gli enti che si sono espressi lo hanno fatto con un parere favorevole).
Nello stesso giorno (determina 169) è stato dato un incarico professionale a un architetto fiorentino (oltre 63 mila euro di compenso) per redigere il progetto esecutivo.
A proposito di ciclabili nulla ancora si sa sulla promessa fatta in campagna elettorale dall’allora candidato Palandri sulla “cancellazione” (in altra pagina del programma si prometteva la “eliminazione”) della pista al Poggetto.
Fu quella promessa che al Poggetto fece confluire tanti voti sul (vittorioso) candidato della destra che però, sindaco ormai da oltre un anno e mezzo, ancora non ha tradotto quella promessa in un fatto reale. Quando ciò accadrà?
POGGIO E IL MUSEO DELLA MEMORIA – Il consigliere comunale poggese Matteo Bonfanti (Fratelli d’Italia) rappresenta il Comune nel cda della Fondazione “Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza”).
Lo ha da poco nominato il sindaco, costretto a trovare un’altra soluzione dopo che la sua vice Diletta Bresci (Lega), inizialmente nominata in quell’incarico, per motivi non indicati si era dimessa.
Dopo un periodo di difficoltà per questa bella realtà dell’antifascismo pratese (destinata alla conservazione di una Memoria cruda: quella sulla Shoah), pare proprio che il Museo della deportazione adesso possa ripartire.
Da notare, in questo, anche il ruolo del poggese Marco Martini, adesso consigliere regionale, che ha contribuito alla implementazione delle risorse regionali in favore di tale realtà.
Da notare infine che la nomina del consigliere poggese (come, prima, quella della vicesindaca Bresci) non rispetta gli indirizzi, obbligatori, che il Consiglio Comunale di Poggio si è dato, su proposta della giunta Palandri, nel dicembre 2023.
In base a tali regole il sindaco può scegliere i nominativi, da collocare in enti e realtà varie, ma prima deve seguire un percorso a evidenza pubblica.
E’ obbligatorio far uscire un bando pubblico, dare la possibilità agli interessati di presentare domanda, analizzare i curricula e scegliere in base alle competenze lì indicate.
Al Poggio nulla di tutto ciò è avvenuto: la nomina è stata fatta senza che gli indirizzi obbligatori siano stati rispettati. Una mancanza che, in termini di legalità e di aderenza alle regole, colpisce non poco.
POGGIO (A CAIANO) E … BUCA di Mauro Banchini – 30 novembre 2024 n. 74