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Home»Comune»POGGIO: DAI TULIPANI AI FORASACCHI
Comune

POGGIO: DAI TULIPANI AI FORASACCHI

Mauro BanchiniBy Mauro Banchini3 Maggio 2025Updated:3 Maggio 2025Nessun commento10 Mins Read
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Quando la destra polemizzava sui tulipani e ora affoga nelle erbacce. Quando si chiude un parco perché non si ha una visione. Quando si rischia di affondare un museo di nicchia. Quando si bucano i bandi per la messa in sicurezza del territorio. E quando si fanno anche cose buone. (mb)

INFORMAZIONE: L’IMPORTANZA DI TENERLA ACCESA – “Tu se’ troppo divisivo”. Così un amico che, premettendo di leggere molto volentieri queste (impegnative. Specie da chi cerca solo gli slogan) note sulla vita amministrativa del paese, mi ha fatto presente che avrei ancora più “successo” se, appunto, fossi meno “divisivo”.

Gli ho risposto, comunque ringraziandolo, di non concordare. In primis perché non cerco “successo” (scrivere così lungo su temi non semplici significa scrivere non come imitatore di influencer ma solo per chi ha voglia di capire) e soprattutto perché, da cronista periferico su vicende periferiche, non è il mio compito né dividere né unire.

Cerco solo di raccontare, di informare, di tenere accesa la luce su ciò che il piccolo potere locale non gradirebbe fosse conosciuto.

Faccio, non a caso, molte domande: perché questo (fare domande) è il dovere di un giornalismo inteso non come tappetino scendiletto ma – si diceva in tempi lontani – come “cane da guardia” della democrazia.

E, oltre a raccontare fatti sempre sulla base di documenti, oltre a porre domande magari scomode, cerco anche di esprimere, in modo pacato e civile, libere opinioni su quelle vicende. Opinioni che non solo “il Vangelo” ma, semplicemente, liberi e onesti punti di vista personali. Criticabilissimi.

So di dare noia a qualcuno che non ama l’informazione, teme la trasparenza, cerca con ogni mezzo di mettere bavagli. Pazienza.

RIO MONTILONI: SPARITO DAI LAVORI PUBBLICI – Dopo aver perso per ben due volte la possibilità di un finanziamento, una fra le opere più importanti per la riduzione del rischio idraulico al Poggio (lo stombamento del rio Montiloni) adesso è costretta a ripartire da zero.

Un primo finanziamento (già conquistato sul PNRR dalla giunta Puggelli) venne perso dalla giunta Palandri nel confuso passaggio di competenze dopo le elezioni del maggio 2023.

La possibilità di un secondo finanziamento è stata persa, sempre dalla giunta Palandri, per colpa di un imbarazzante pasticcio burocratico (non si riuscì a inviare, in tempo, i dati nella procedura regionale di partecipazione al bando).

Per assoluta mancanza di finanziamenti, quest’opera è stata dunque cancellata – dalla stessa giunta Palandri – dall’elenco delle opere pubbliche per il triennio 2024/2027.

E adesso, con delibera n. 38 dello scorso 9 aprile, la giunta Palandri ci riprova: ha approvato un progetto preliminare di fattibilità (da 2,3 milioni di euro) e sta aspettando di trovare i soldi.

Vista l’importanza dell’opera speriamo che qualche “santo in paradiso” venga in aiuto. Vista la debolezza di questa giunta, un miracolo laico non guasterebbe. Ma per adesso tutto tace.

LE POLEMICHE (DI DUE ANNI FA) CONTRO I TULIPANI – In molti ricordiamo una assurda polemica della destra nella campagna elettorale poggese 2023. Polemica, oggettivamente eccessiva, contro l’allora sindaco.

Puggelli venne accusato, con una durezza fuori dalle righe di una normale critica politica, di aver sprecato tanti soldi (in realtà una manciata di euro) per mettere a dimora tanti tulipani.

Fu massacrato, preso per i fondelli. Leoni da tastiera gli si rivoltarono contro, sui social, come se si fosse macchiato di chissà quale reato.

In realtà aveva semplicemente aderito, come tanti altri Comuni, a un’operazione di giardini diffusi (Wander and Pick) facendo riempire di tulipani colorati sia un’area accanto al ponte Manetti sia qualche rotonda.

La manifestazione ha lo scopo di valorizzare le aree verdi urbane attraverso la floricoltura, creando giardini diffusi e sperimentando metodi di coltivazione sostenibili e biologici. La donazione all’associazione promotrice è poi usata per finalità solidaristiche.

Nel 2023 Poggio aveva aderito al progetto. Come fecero, e poi hanno continuato a fare, altri Comuni in tutta Italia: Comuni di diverse tendenze politiche (destra compresa. Esempio: Piombino) perché bellezza e poesia, colore e cultura non hanno certo barriere di partito.

Ripetuto in molti Comuni (ma non al Poggio) anche in questa primavera 2025, il progetto prevede la piantumazione di bulbi di tulipani in aree che così vengono riqualificate, abbellite e consentono una primavera di solidarietà.

I tulipani dai tanti colori possono non solo essere ammirati ma anche acquistati dai visitatori, insieme ai bulbi, per essere ripiantati e dar vita a un ciclo.

Idea bella, poetica, educativa, dai costi limitati. Idea che può anche non piacere, ma che in tutta franchezza non meritava le tonnellate di odio riversate, dalla destra, contro l’ex sindaco.

Una politica davvero cattiva ci mise lo zampino e in tanti – che oggi si lamentano per un evidente degrado di spazi verdi soffocati dalle erbacce – allora accecati dal populismo di una polemica assurda, votarono contro “il Puggelli” e i suoi..  

Perché, comunistacci, si erano macchiati di una “colpa” gravissima: aver tentato di colorare il paese con tanti … tulipani.

MUSEO SOFFICI: NUOVA DIREZIONE CERCASI – “Prossimamente uscirà il nuovo bando e ci auguriamo che il nuovo direttore riesca dove l’ex direttore pare, viste le problematiche che elenca, aver fallito”. Così un mese fa la vicesindaca e assessora alla Cultura, la leghista Diletta Bresci, in replica all’ex direttore del museo Soffici che si era appena dimesso.

Erano volati stracci fra i due. Il motivo vero per cui Mauro Moriconi si è dimesso non è mai stato chiarito del tutto. Adesso la cosa certa è che il museo, piccolo ma importante, sta rischiando grosso: la chiusura o, nella migliore delle ipotesi, un ridimensionamento.

Una giunta che, non riuscendo a risolvere i problemi riesce solo a chiudere (Palasport, Bargo …), lascia intravedere il timore è che a essere chiuso, o ridimensionato, sarà anche il “Soffici”. Vedremo.

Adesso spetta alla giunta far uscire un nuovo bando pubblico per trovare un nuovo direttore. E non sarà facile. Anche perché l’impressione finora data è che di questo museo interessi assai poco.

Eppure Ardengo Soffici, artista e intellettuale certo di livello ma chiaramente organico al regime fascista, avrebbe tutte le caratteristiche per poter piacere molto a una giunta di destra.

Vedremo i passi successivi. Per adesso il bando non è uscito, il museo è senza guida, l’ultima mostra – pure costata almeno 20 mila euro – non deve essere stata un grande successo: il Comune, infatti, non ha ancora diffuso alcun dato su visitatori e ricavi. Pessimo segnale.

UN ASCENSORE PER FILIPPO – Regione Toscana, che secondo la logica politica delle due destre che comandano il Comune di Poggio è formata da “comunisti”, aveva assegnato ai piccoli Comuni una certa cifra (1,1 milione di euro) per abbattere le barriere architettoniche.

A dicembre 2024 il Comune di Poggio aveva presentato domanda per installare (con una spesa di 59 mila euro) un ascensore nella scuola media “Filippo Mazzei”. La domanda è stata accolta insieme a quella degli altri 24 Comuni che avevano fatto richiesta.

Al Comune di Poggio è stato dunque assegnato, dalla Regione Toscana, un contributo importante (50 mila euro). I restati 9 mila dovrà metterli il Comune. Presto, se non succedono pasticci, la scuola “Filippo Mazzei” avrà un ascensore.

EVVIVA IL CINEMA – Una buona notizia per chi ama il cinema: la ripetizione, anche quest’anno, di una rassegna di cinema estivo. 6 film (“per famiglie”) organizzata dal Comune di Poggio e affidata a una associazione pratese (“Casa del cinema di Prato”) con una spesa complessiva di circa 5.500 euro.

I film saranno proiettati nei mesi di luglio e agosto. All’aperto. Presso il podere “Le buche”.

I SEGNI DEL SACRO: NUOVA EDIZIONE – Un’altra bella iniziativa sul filo della continuità in quel di Poggio. Viene riproposta, in questo maggio, “I segni del sacro”: un cammino comune a tre Comuni per valorizzare tesori di arte sacra e aspetti di religiosità nei territori di Signa, Carmignano e Poggio.

Nulla di nuovo. La stessa iniziativa era stata effettuata, nel 2023, dalle stesse amministrazioni comunali di allora. Lo ha correttamente ricordato anche l’assessore Baroncelli.

Quest’anno le tappe sono sette: quattro a Signa (due l’11 maggio e le altre due il 15 e il 18 maggio). Una a Carmignano il 10 maggio e due al Poggio (questo 3 maggio con la visita al museo di suor Margherita Caiani e il 31 con la visita alla “Visitazione di Carmignano” esposta nella Villa Medicea).

MAUTHAUSEN: UNA MEMORIA DA NON TRADIRE – Sono tre i giovani poggesi che stanno per prendere parte al “Viaggio della Memoria 2025”: l’iniziativa organizzata anche quest’anno – come ormai da tanti anni – dal Museo della Deportazione e Resistenza in collaborazione con l’associazione pratese degli ex deportati.

Visiteranno – con due accompagnatori: un professore e una consigliera comunale di maggioranza – i campi di sterminio austriaci di Mauthausen, Gusen, Hartheim ed Ebensee. Il viaggio è previsto dall’8 al 12 maggio 2025.

Sarà certo, per i tre giovani ma anche per i due accompagnatori, un momento forte. Da ricordare per sempre. Un momento di piena consapevolezza sugli orrori del nazismo sostenuto, in Italia, dal fascismo. E un invito a non scordare mai la necessità di difendere i valori (antifascismo in primis) che quelle vicende ci hanno lasciato in eredità.

Una memoria che obbliga tutti quanti, in particolare chi ha responsabilità pubbliche, a rispettare legalità e senso dello Stato.

Tenendo sempre a mente la necessità di non tradire, anche nella forma per non parlare della sostanze, i pre-requisiti fissati dall’articolo 54 della Costituzione: onore e disciplina.

BARGO: UN FUTURO OSCURO – Il Bargo resta chiuso. E chiuso resterà chissà ancora per quanto tempo, in attesa – dopo due anni di attesa – che il Comune, finalmente, riesca a parlare con il Demanio. E riesca a farsi venire in mente qualche idea. Oltre che a trovare qualche soldo.

Ma c’è comunque, in un futuro oscuro, una notizia buona, in particolare per i volantari AUSER e per le tante persone che frequentano quello spazio: la parte bassa del parco – ma limitatamente al solo sentiero pedonale. Quello che consente, dai due ingressi inferiori, di accedere agli spazi AUSER – è stata riaperta (ma in caso di allerta meteo sarà di nuovo chiusa).

Tutto il resto del grande parco resta chiuso. Non sono mancati, di recente, scambi fra opposizione e maggioranza.

I consiglieri di opposizione lamentano infatti che in questi due primi anni la Giunta Palandri nulla ha fatto, con il Demanio proprietario del Bargo, per affrontare e risolvere in modo definitivo la vicenda legata alla proprietà di questo polmone verde.

Un polmone, purtroppo, sempre più degradato mentre potrebbe essere valorizzato secondo progettualità che, sempre secondo l’opposizione, alla giunta Palandri mancano.

Dal canto suo la giunta replica di aver svolto, in questi due anni, addirittura una videoconferenza con il Demanio.

AL POGGETTO BUONA LA PRIMA? – Pare risolta la questione della prima elementare nella scuola del Poggetto.

Il problema era emerso, con timore dai genitori, tempo fa: pareva infatti che la classe prima alla “Edmondo De Amicis” del Poggetto sarebbe stata cancellata per il mancato raggiungimento del numero minimo (15) di bambini.

La buona notizia è che l’Ufficio scolastico territoriale di Prato (ex Provveditorato agli Studi) ha assegnato all’intero territorio poggese quattro classi prime di cui tre alla “Lorenzo il Magnifico” (Poggio) e una alla “De Amicis” (Poggetto).

Subito sindaco e assessora Cataldi si sono affrettati, con un comunicato stampa autoesaltatorio, a prendersi tutto il merito.

Gesto politicamente comprensibile nell’era della comunicazione e della propaganda. Ma istituzionalmente scortese.

Male non sarebbe stato infatti, se non altro in termini di galateo istituzionale, almeno un cenno di ringraziamento alla dirigente scolastica poggese che certo ha operato, in silenzio, per aiutare la soluzione della vicenda.

Soluzione peraltro non ancora definitiva. Adesso sta infatti ai genitori accettare che i loro figli, iscritti al Poggio, si spostino al Poggetto in numero sufficiente per arrivare a 15. Vedremo come andrà a finire.

POGGIO (A CAIANO) E BUCA di Mauro Banchini 3 maggio 2025 n. 102

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Mauro Banchini
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