Ovvero come un piccolo gruppo Facebook può aiutate a fare memoria su una vicenda, lontana, di due soldati toscani deportati in Germania alla fine della seconda guerra mondiale. E’ infatti grazie a “Sei di San Marcello Pistoiese se …” (gruppo attivo da due anni e mezzo, oggi arrivato a 823 membri) che la trisnipote di Giuseppe Lelli (il giovane della foto in bianco e nero) ha ritrovato i lontani parenti di Tolmino Carmignani.
Giuseppe e Tolmino erano due commilitoni, finiti in Germania. Il primo, originario di San Miniato (Pisa) non ce la fece a ritornare in patria: rinchiuso in un “campo”, morì in seguito a stenti e bastonate. Fu al secondo, originario “del pistoiese”, che toccò l’ingrato compito di avvertire i genitori del suo amico: lo fece nel novembre 1945 riportando ai genitori di Giuseppe l’orologio del figlio e raccontandone la morte (“Non lo so ma spero, che la Croce Rossa l’abbia annunziato del suo Giuseppe, se ciò non fosse mi perdoni se proprio io vengo a recarle questo immenso dolore”. Così scrisse, Tolmino, in una lettera indirizzata ai genitori del Lelli e poi trascritta dall’allora sindaco di San Miniato).
Tempo fa è stata una trisnipote di Giuseppe Lelli, Ilaria Neri, ingegnere, a ritrovare la lettera di Tolmino Carmignani: ritrovamento casuale mentre Ilaria faceva altri tipi di ricerche nell’archivio storico di San Miniato.
Da qui al desiderio di ritrovare i discendenti di Tolmino – che a quel punto si scopre essere originario de La Lima, frazione divisa a mezzo fra i Comuni di San Marcello e Piteglio: “il paese più in ombra d’Italia” come lo ha definito lo scrittore Federico Pagliai, nativo proprio de La Lima – il passo è stato breve. Ilaria scrive ai sindaci, di San Marcello e Piteglio, ma invano. E decide, allora, di rivolgere un appello tramite quel gruppo Facebook: racconta la storia, posta anche un articolo uscito pochi giorni prima su un sito on-line nella zona del cuoio.
In poche ore (per la cronaca: proprio le ore in cui, nella chiesa di San Marcello Pistoiese, si stava dando l’estremo saluto a uno dei fondatori del gruppo Facebook: Adriano Lori, grande appassionato di memoria locale) la vicenda si chiarisce: è Michela Teodori, nata a San Marcello e oggi residente a Lucca, a raccogliere l’appello di Ilaria facendo presente di conoscere i figli di Tolmino, anche loro adesso abitanti a Lucca. Sul gruppo compare subito il ringraziamento di Ilaria a Michela (“Emozioni fortissime. Due famiglie unite dal ricordo, dal dolore della guerra, dai forti valori di libertà”).
Il tenero sogno della trisnipote di Giuseppe Lelli (“portare un fiore sulla tomba di Tolmino”) adesso potrà dunque realizzarsi. Impossibile, purtroppo, rintracciare la tomba di Giuseppe: della questione se ne occupò, decenni fa, anche il Consiglio Comunale di San Miniato nell’ambito di una più generale ricerca dei caduti durante la guerra mondiale. Intervenne l’allora capo dello Stato, Sandro Pertini, ma presto si scoprì che i resti di Giuseppe, in un cimitero della allora Germania dell’Est, erano stati posti in una fossa comune: impossibili dunque da identificare.
Oggi, 71 anni dopo quella morte, un piccolo cerchio storico si chiude. E si chiude grazie alla velocità della rete.
NB)- Nella foto Giuseppe Lelli.