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Home»Politica»DOPO LE REGIONALI IN LIGURIA. E IN ATTESA DI ALTRO.
Politica

DOPO LE REGIONALI IN LIGURIA. E IN ATTESA DI ALTRO.

Mauro BanchiniBy Mauro Banchini29 Ottobre 2024Nessun commento2 Mins Read
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Come sempre affezionato ai numeri effettivi, da “Eligendo” è facile verificare una cosa: su 1 milione e 342 mila liguri che avevano il diritto di votare, a votare sono andati in neppure 617 mila.

Questo vuol dire che a non aver espresso un voto valido (la somma di chi a votare non è andato più chi ha votato bianco e nullo) sono quasi 745 mila aventi diritto.

E questo vuol dire che chi ha vinto (uguale se avesse vinto l’altro), non è “il presidente dei liguri” ma il presidente di appena il 21,7% dei liguri così come chi ha perso rappresenta il 21,06% e tutti gli altri sette (!!!) candidati appena l’1,7%.

Fra chi ha perso e chi ha vinto corrono solo 8.418 voti (lo 0,6%). Che è come accadde, con le debite proporzioni, nel 2023 nel mio piccolo paese di residenza dove lo scarto fu appena di 61 voti (lo 0,8%).

===

Nulla di nuovo in questo mio – perfino banale – post, ovvio.

Solo che a me continua a preoccupare (a differenza dei partiti che, come ovvio, i conti li fanno sulle percentuali e, alla fine, si beano del 48,77 di chi ha vinto e del 47,36 di chi ha perso) la distanza sempre più larga, elezione dopo elezione, fra chi a votare ancora va (sempre meno) e chi a votare non va (sempre più).

Perchè sfiduciato. Perchè arrabbiato. Perchè disilluso. Perchè in attesa di qualche “salvatore della patria” – ad ancora maggiore elevato tasso di populismo – che prima o poi, temo, arriverà. E potrebbe essere un grande guaio.

E ora avanti: osservando elezioni politiche truccate in Georgia e aspettando elezioni politiche nella più grande democrazia al mondo che rischia di cadere nelle mani di un pericoloso squilibrato.

PS)- Così come stupisce il fatto che ci siano – nell’indifferenza generale di tutti noi ormai abituati a considerare solo “furbi”, magari ammirandoli pure, quelli che un tempo si chiamavano ladri e/o corrotti – gruppi di pressione, più o meno mafiosi, capaci di orientare, pagando con soldi o in altro modo, il libero voto di tanti “cittadini” che, così, rinunciano a essere cittadini. Perchè non gliene fraga nulla di essere cittadini. Sbaglio certo io a essere stupito.

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