Ho seguito fino a tardi in tv, ieri notte, le notizie dalla Gran Bretagna sul Brexit referendum: in particolare ho seguito Mentana, ma anche Vespa e quelli di Sky, pispolando pure sulle reti internazionali. Com’è andata a finire in effetti lo abbiamo scoperto questa mattina. Ma come sarebbe andata a finire non lo abbiamo capito ieri notte, ricevendo da grandi giornalisti e famosi opinionisti, al contrario, la percezione opposta: una, neppure lievissima, vittoria del “si” a restare in Europa. Senza neppure un’ombra di dubbio Chicco Mentana, Brunone Vespa e tutti gli altri, in tutto il mondo (giapponesi compresi), davano per sicure le rilevazioni: remain al 52, leave al 48 per cento. Ma, soprattutto, è stata la reazione delle mitiche Borse a convincere: se “il mercato” – che, per definizione, di come va il mondo se ne intende (sic !) – ha detto che vinceranno gli europeisti, allora è fatta, vinceranno di sicuro loro. Come dubitare delle … Borse?
Un dubbio, a me che non mi intendo di nulla, mi è venuto quando ho ascoltato, da Mentana, una giornalista spiegare come era stato fatto il “sondaggio”: in pratica avevano ri-sentito gli stessi elettori ascoltati diverse ore prima, ottenendo da loro una abbastanza ovvia riconferma di come in effetti, loro, avevano votato. Tutto qui. Per non parlare dell’altra rilevazione che per tutta la prima lunga parte della notte ha tenuto banco (54% i remain e 46% i leave): un’altra giornalista ha detto che questo null’altro era che un sondaggio effettuato … qualche giorno prima del voto.
Per quanto mi riguarda ho postato, attorno a mezzanotte e mezzo, un commento su Facebook – in risposta all’ottimismo che circolava in rete – facendo presente quanto sopra e mettendoci un bel “mah”. Nessuno, in studio, fra giornalisti paludati, politici più o meno sobri, opinionisti presumo perfino pagati, nessuno ha colto il non lieve dettaglio che, da solo, avrebbe consigliato di evitare il trionfalismo cui si stava cadendo.
Diciamo che al sistema mediatico globale è mancata una caratteristica essenziale per chi fa giornalismo: la prudenza. Ci hanno fatti andare a letto convinti di una cosa, ci siamo svegliati con la cosa esattamente opposta. Appunto: mah !!!
PS)- Tutti i media, riportando le parole di Cameron, hanno sintetizzato “dimissioni” quello che forse, meglio, si sarebbe dovuto dire “annuncio di dimissioni”. Ma sbaglio sicuramente io, visto che tutti, ma proprio tutti, usano la parola “dimissioni” come se il leader britannico le avesse già date (e non solo annunciate).