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Home»Comune»TRENTA DI’ CONTA NOVEMBRE
Comune

TRENTA DI’ CONTA NOVEMBRE

Mauro BanchiniBy Mauro Banchini1 Novembre 2025Updated:1 Novembre 2025Nessun commento5 Mins Read
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Qui, all’inizio del mese per molti più bello dell’anno, gli argomenti sono sette: una pista su ghiaccio assistita, una proloco sparita, una strada asfaltata, due operai assunti, un libro che sogna, multe raddoppiate, un presidente che divide. (mb)

NATALE 25: UNA PISTA “ASSISTITA” – Sapremo, martedì 4 novembre, quali saranno i soggetti interessati a realizzare e gestire la pista natalizia di pattinaggio su ghiaccio. E sapremo anche quale sarà il privato imprenditore che si vedrà assegnato il servizio e a cui il Comune concederà, dal suo bilancio, una cifra (11 mila euro) per “conseguire l’equilibrio economico e finanziario dell’operazione“.

Assegnare soldi pubblici a un privato che fa un’impresa (e per l’uso della quale, ovviamente, farà pagare ingresso e noleggio) è stato evidentemente considerato, dal Comune di Poggio, un fatto normale. Difficile, partendo dalle stesse attività nei Comuni della zona, trovare un caso uguale al nostro.

NATALE 25: E LA PROLOCO? – Quest’anno, per le attività natalizie, c’è – almeno per adesso – una novità: la scomparsa della proloco.

Sia nel 2023 che nel 2024 era stato infatti questo organismo – presieduto dal consigliere Breschi, capogruppo di maggioranza e delegato dal sindaco proprio per seguire gli eventi – a fare da tramite fra Comune e altri soggetti.

Dal Comune, anche per le attività natalizie, nei due anni precedenti sono transitati verso la proloco decine di migliaia di euro. Quest’anno proloco non è citata. Non ha ruolo, Gli atti finora usciti (in primis la delibera di indirizzo) non ne fanno menzione. Ignoti i motivi.

VIA PETRAIA: SANTO ASFALTO – Era un colabrodo. Piena di buche. Con zanelle laterali ostruite. Pericolosa. Molto giustamente la giunta Palandri, su quella strada, è intervenuta a (parziale) completamento di lavori già iniziati dalla giunta precedente.

E sulla via Petraia – usata da molti, in splendida campagna, come scorciatoia per salire a Carmignano – sono stati spesi 18.300 euro per lavori di ordinaria manutenzione.

Sono state ripulite le zanelle laterali ed è stato asfaltato il tratto in salita fino al borgo della Petraia. Lavoro lodevole. Ma nessuna asfaltatura nella parte successiva, anch’essa ridotta assai male. Qui solo qualche toppa.

L’amministrazione si è autoesaltata per questo lavoro, in effetti utile ma non certo tale, francamente, da poter essere annoverato fra le opere strategiche. Sono stati esaltati, quasi santificati, questi quasi 400 metri di asfalto come se fosse la prima volta – al Poggio – che un’amministrazione asfalta una strada.

E I DUE FACTOTUM? – Vennero assunti con tante promesse da un sindaco che, senza iniziale esperienza di PA, riteneva giusto fare così. Fu detto che assumere di ruolo due operai avrebbe risolto in breve ogni questione poggese di ordinaria manutenzione.

Ci avrebbero pensato loro, sia fossero problemi elettrici o idraulici, di falegnameria o di muratura o altro. E i due mr.Wolf locali (“mi chiamo Wolf e risolvo i problemi“) vennero assunti.

A pagare i loro stipendi (almeno 50 forse 60 mila euro ogni anno) da allora e per sempre, è il Comune.

Sono parecchi, in paese, a chiedersi come i due factotum sono utilizzati, se il rapporto costi/benefici è a vantaggio dei secondi.

OPERE PUBBLICHE: PIAN DEI SOGNI? – Su 19 milioni di costi in lavori pubblici che il Comune ha messo nella terza variante del “piano triennale opere pubbliche”, ben 15 milioni (quasi l’80%) lo sono, per i finanziamenti, nella assai vaga categoria “altra tipologia”.

In altre parole: per adesso, in attesa di trovare i soldi, sono soltanto sogni.

Per questo 2025 la variante prevede due opere. Una già finanziata dalla giunta di prima (la ciclabile tra la Villa Medicea e Comeana) l’altra, finanziata dalla Provincia, riguarda l’asfaltatura di alcune strade.

Nel 2026 (nove opere) il piano prevede la cifra più elevata: quasi 14 milioni di euro. Tre le opere rimandate al 2027. A oggi non è chiaro come queste opere saranno finanziate.

Non resta che attendere. Nel frattempo sono già passati due anni pieni di sindacatura Palandri più il primo semestre dopo le elezioni 2023. Siamo a metà mandato.

PM: MULTE RADDOPPIATE – Passata inosservato, in agosto, una notizia. Nei primi sette mesi di quest’anno l’ammontare complessivo delle sanzioni erogate “per la circolazione stradale e per il rispetto delle norme di convivenza civile”, è salito a oltre 167 mila euro (167.469 per la precisione) con un totale di oltre 1.300 verbali (1.342 per la precisione).

Si tratta – comunicò il Comune con enfasi – di una cifra “più che raddoppiata rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.

Gli ambiti – proseguiva il comunicato – hanno riguardato “lotta alla sosta selvaggia, osservanza dei divieti durante la pulizia strade, veicoli privi di assicurazione, controlli contro gli schiamazzi pubblici”.

“Un risultato – commentò l’assessora Bresci – diretta conseguenza di una strategia precisa e coerente”. Dunque la PM ha erogato sanzioni, in media, per quasi 24 mila euro al mese (790 euro al giorno). Domeniche e festivi compresi.

Ci sarebbe da capire quanti di questi denari sono stati davvero pagati e davvero incassati. Ma questo non è stato comunicato. Peccato.

FINEZZA PRESIDENZIALE – Già si era fatto notare definendo, nella sostanza, “un cancro” da cui “liberarsi” il buon presidente uscente (poi riconfermato) Eugenio Giani.

Poi, ai primi di ottobre, in piena campagna elettorale, è intervenuto con la consueta raffinatezza (“avete rottro il ca**o”) per offendere chi, in quei giorni, aveva scioperato per le vicende di Gaza.

Lui, al Poggio, ricopre una carica (presidente del Consiglio Comunale) che lo obbligherebbe a uno stile comunicativo diciamo “diverso”. Ma lui non pare rendersene conto.

Qualcuno – da una destra dove certo anche in loco operano persone degne e preparate – dovrebbe forse fargli capire la gravità di certe offese. E qualcuno, nella maggioranza, forse avrebbe fatto bene a dissociarsi. Pubblicamente.

Perché quelle offese non sono soltanto un vulnus alla credibilità della istituzione che lui dovrebbe unire. Sono, anche, un imbarazzante autogol. Sul piano personale e su quello politico.

POGGIO (A CAIANO) E BUCA di Mauro Banchini 1 novembre 2025 n. 124

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