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Home»Cultura»FORESTE SUI MONTI E SMOG SU FIRENZE
Cultura

FORESTE SUI MONTI E SMOG SU FIRENZE

Mauro BanchiniBy Mauro Banchini23 Dicembre 2016Updated:29 Dicembre 2016Nessun commento2 Mins Read
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Firenze la conosciamo tutti e tutti la vediamo circondata com’è da colline e verde. E’ da una di queste colline, Bonistallo qui al Poggio a Caiano, che ieri mattina (ma certo non solo ieri mattina …) ho visto la nuvola di smog che proprio sopra la città impediva la, normalmente facile, vista della cupola e del campanile: non era nebbia; erano “polveri sottili”. Proprio quelle contro le quali il sindaco Nardella ha emanato l’ordinanza per tentare di ridurre il periodo giornaliero degli impianti di riscaldamento: ordinanza anti smog su cui oggi, nell’editoriale sul Corriere Fiorentino, si esercita l’ironia amara di Paolo Armaroli.

Un migliaio, a Firenze, i morti ogni anno a causa di uno smog provocato anche dai nostri stili di vita. Impossibile quantificare il costo di una vita umana. Impossibile moltiplicare quel costo per mille. Possibile, invece, studiare il valore (non solo economico, ma … anche economico) di quelle creature che Dio ci ha donato anche come continui e naturali pulitori dell’aria: gli alberi.

Tutti vediamo Firenze e l’area “metropolitana” fino al Serravalle: e tutti intuiamo l’importanza di quella catena montuosa che la contiene verso nord;  monti e crinali sempre più privati dalla vita ordinaria di uomini e donne ma comunque popolati di boschi e foreste, spesso di enorme pregio.

Possibile continuare a non mettere in relazione affollamento e inquinamento nella pianura con abbandono e trascuratezza, ma anche con la presenza di tanti alberi, nelle aree montane del nostro Appennino? Possibile immaginare cosa accadrebbe se, come raccontato nell’ultima favola di Mauro Corona, la follia dell’uomo distruggesse i monti e ciò che ci abita? Qualcuno ci ragiona sul contributo, silenzioso ma fondamentale, di boschi e foreste alla vita di chi vive sul cemento? Possibile ignorare che il futuro delle città dipende anche da ciò che accade sui monti, che senza il lavoro di castagni e abeti nessuno potrebbe più visitare il campanile di Giotto o la Venere agli Uffizi? Possibile ipotizzare interventi di compensazione, anche economica, per tutto questo?

alberi bosco firenze foreste Nardella polveri sottili smog
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