Appena viste, in tv, immagini incredibili. Sul ponte Sant’Angelo, a due passi dal Vaticano e nell’anno della Misericordia, un gruppo di tifosi ultrà, presumo ubriachi, se la prendono con una donna, povera, che chiede l’elemosina. Fra le risa degli altri, uno si abbassa i pantaloni e … le fa pipì addosso. Nessuno, fra le tante persone in un luogo così trafficato, sembra dire nulla.
Ecco, a me piacerebbero tre cose: che quella partita di calcio non venisse giocata (o venisse giocata a stadio vuoto); che quei giovani venissero processati; che il prefetto di Roma, in assenza del sindaco, ricevesse Elisabetta, la donna, per scusarsi. A nome di tutti noi.
Altre immagini da un’altra città. Ancora un gruppo di ragazzotti che lanciano monetine a donne rom per divertirsi nel vederle accapigliarsi. Poi, promettendo banconote, costringono le donne povere a fare flessioni davanti alle loro risate. Nessuno, fra i presenti, interviene davanti a questo tipo di umiliazioni.
“Se questo è un uomo” …