C’è un aspetto, poco notato, nella riforma della Costituzione, che forse merita di essere evidenziato. L’articolo 57 (quello, tanto contestato, che riguarda la composizione del nuovo Senato) prevede, come noto, che 95 senatori su 100 siano “rappresentativi delle istituzioni territoriali”: 74 consiglieri regionali e 21 sindaci. Per questi 95 è stato coniato un termine (“dopolavoristi”) che bene identifica – almeno secondo i critici – una figura così strana: politici locali (cui saranno estese, e non è un dettaglio, le immunità) eletti dai cittadini per governare città e Regioni che, inoltre dovranno andare a Roma per fare i senatori e, dunque, concretizzare questo singolare “bicameralismo” non più paritario ma, per molti, pasticciato.
Un altro articolo (il 64) introduce “il dovere”, per i membri del Parlamento, “di partecipare alle sedute dell’Assemblea e ai lavori delle Commissioni”. Un comma nuovo che certo i Costituenti del 1946/7 neppure si sognarono di inserire e che oggi è triste segno di un ceto politico di profilo assai basso se c’è bisogno di questo comma: e non in un regolamento ma addirittura in Costituzione.
In ogni caso se anche i nuovi senatori “dopolavoristi” avranno il dovere di essere presenti ai lavori d’aula e anche a quelli di Commissione, con un Senato che avrà (nonostante quanto qualcuno sostenga compiti numerosi e importanti. Fra cui pure quello di poter esaminare “ogni disegno di legge approvato dalla Camera”), si attenua sempre più la possibilità per questi 95 di continuare a fare, bene, il compito per il quale sono stati eletti dai cittadini: governare città e Regioni, fare i sindaci e i consiglieri regionali. Dovranno stare a Roma, in Senato aula e in Senato Commissioni, certo ogni settimana e almeno, se vorranno esercitare bene il loro ruolo, 4 giorni a settimana. Come dovere. Così: tanto per saperlo già da ora …
“Se qualcuno viene eletto per rappresentare le istanze dei cittadini – scrive la propaganda del “Si” – sia a livello nazionale, in riferimento alla Camera, che a livello locale, considerando il Senato, deve adempiere l’incarico conferitogli, ed ha l’obbligo di farlo nel migliore dei modi possibili“. Qualcuno può spiegarmi come faranno, quei sindaci e quei consiglieri regionali eletti dai cittadini per fare i sindaci e i consiglieri regionali, a farlo “nel migliore dei modi possibili” se dovranno stare tutto il loro tempo, o quasi, a Roma per fare i senatori della Repubblica? Boh …