Autore: Mauro Banchini

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Il Vangelo di oggi, domenica seconda della Quaresima 2016 (a proposito: chi mai ricorda, oggi, il senso dei 40 giorni passati ad attendere la Pasqua di Risurrezione? Risurrezione da chi e di chi? Boh!) racconta la incredibile storia della Trasfigurazione sul monte Tabor (chi c’è stato, oggi, su quel monte, ricorda il divertimento di arrivarci, su stradine strette, con vecchi taxi guidati alla spericolata da vecchi autisti sdentati che con la trasfigurazione ci giocano e ci guadagnano qualche moneta. Ma questo è un altro discorso). In sintesi: Gesù sale sul monte, con tre suoi discepoli, per pregare; all’improvviso (“mentre pregava”)…

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Al titolo (“Sulle ali dello Spirito”) non manca una dimensione poetica. E neppure una da spes contra spem visto che nel testo non mancano decise, coraggiose, tirate d’orecchio del vescovo alla sua Chiesa (“Se non troviamo la via della pace tra noi, come potremmo costruirla nel mondo? … Evitare “il coacervo di piccoli e ridicoli poteri e spazi di incomprensione e incomunicabilità” …). Il documento che mons. Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia, ha appena finito di presentare negli incontri decentrati a livello di “Vicariati” (a Pistoia sono 7 e ieri sera, a Quarrata, si è svolto l’ultimo di questi incontri:…

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No, non è proprio lana caprina. La storia è quella del “canone Rai”. Una imposta con cui ci viene chiesto di pagare non l’abbonamento al servizio pubblico radiotelevisivo ma solo, direi stranamente, “il possesso di un apparecchio televisivo”. Da quest’anno – e Renzi si augura, in cambio, tonnellate di voti – si paga meno (100 invece di 113 euro) e si paga in bolletta elettrica essendo bombardati da una campagna comunicativa che ce lo ricorda a ogni ora. Il “canone Rai” io l’ho sempre pagato. Credo nel valore di un “servizio pubblico” radiotelevisivo. Per questo sono disposto a pagare (in…

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Vista la terribile fine di Giulio Regeni, il giovane italiano ucciso in Egitto per le sue ricerche, fra le tante domande che questa terribile vicenda mi provoca ce ne sta anche una relativa al rapporto di questo nostro ragazzo con le università (neppure … secondarie visto che stanno a Oxford e a Cambridge) per conto delle quali stava facendo ricerche così particolari in un contesto così pericoloso. Lungi da me, che ovviamente non conosco nulla al di là di quanto posso leggere sui giornali, esercitarmi in chissà quali tipi di critiche: eppure mi chiedo quanta parte di “responsabilità” ci sia,…

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“L’amara parentesi aperta il 9 settembre 1943, alle ore 8, è chiusa, finalmente, questa mattina (giovedì 13 settembre 1945, ndr) alle ore 3, dopo ben 735 giorni. Ho vissuto un’odissea dolorosa, incresciosa: ormai è passata, finita. Meglio è non parlarne più, non pensarci più. Una nuova vita ha inizio per me, ma prima mi è caro rendere lode e grazie a Dio misericordioso per avermi dato la forza di sopportare e resistere, e di avermi assistito sempre. Con l’aiuto di Dio, quindi, scrivo la parola fine”. Così Salvatore De Vita (classe 1893), tenente colonnello dell’esercito italiano, concludendo un suo lungo…

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In tutta franchezza (e spero sia ancora consentito esprimersi su certe posizioni) riesco a capire davvero con difficoltà tutti questi timori per una dimensione chiamata “di coscienza” nel voto sulla legge Cirinna: norma che riguarda non solo le unioni di fatto fra persone dello stesso sesso (e su questo profilo abbiamo assistito, nel giro di poco tempo, a interessanti prese di coscienza e di maturazione, in ambienti un tempo decisamente rigidi, circa l’importanza di garantire questo tipo di diritti civili) ma anche anche la forzatura delle adozioni (profilo per molti – me compreso – ancora problematico in particolar modo se…

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Un misuratore di ingiustizia, o se si vuole di un diverso modo per intendere la giustizia, possiamo bene scoprirlo ogni volta che entriamo in un ufficio di Posteitaliane. Mi riferisco al sistema, automatico e indipendente dalla buona o cattiva volontà dei dipendenti, che distribuisce i numerini per poter accedere a uno degli sportelli. Un tempo lontano – quando questi uffici rispondevano a un’etica di pubblico servizio limitandosi a fare ciò che per tradizione stava collegato alla posta – era semplice capire l’ordine di accesso: ci si metteva in coda in base all’arrivo e la fila scorreva con quel criterio. Da…

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C’è stato un momento – nel confronto organizzato sabato scorso a Firenze da Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana) come corso formativo per giornalisti (già: quelli anche per prendere i mitici “crediti” …) – con un suo specifico grado di intensità. Peccato sia capitato alla fine e che, dunque, sia mancato il tempo per una riflessione ulteriore, nella riflessione già di per sé non banale che si era sviluppata sul “racconto giornalistico delle nuove povertà”. Nelle fasi precedenti Adriano Fabris, docente di etica all’università di Pisa, in una videointervista curata da Antonelli Riccelli, presidente toscano Ucsi, aveva tentato un bilanciamento fra…

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Molta delusione dalle notizie che filtrano a proposito del decreto, varato dal governo Renzi ma ancora misterioso anche se ufficialmente magnificato, in materia di trasparenza nelle amministrazioni pubbliche italiane. Qui un intervento interessante.

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